Octopus, il brand milanese per i veri amanti dello streetwear

Octopus brand

Gli avvolgenti tentacoli del brand milanese Octopus sono sempre più presenti nella scena dello streetwear italiano, con nuove collezioni in arrivo nella prossima stagione.

Octopus, nato negli ultimi anni e considerato uno dei brand emergenti più in voga tra i giovani, ha presentato sulle passerelle le nuovissime felpe della stagione Autunno-Inverno 2021-22. Questi capi andranno ad aggiungersi alle collezioni precedenti, tra cui le classiche t-shirt e felpe a tentacoli che hanno reso famoso il brand.

Origini di Octopus, il brand dai tentacoli

Per i pochi che non ancora hanno sentito nominare questo marchio, Octopus è un concept brand fondato nove anni fa – all’inizio dell’anno 2012. Tuttavia, Octopus non nasce dal nulla: l’eredità di questo marchio è stata estrapolata niente meno che dall’etichetta streetwear premium IUTER, che nei primi anni Duemila riscosse un enorme successo tra gli adolescenti.

Inoltre, lo stile di Octopus è anche liberamente ispirato ad un’interessante grafica, realizzata nel 2005 dal noto designer e writer Giorgio Di Salvo per lo store meneghino VNGRD. Di Salvo, nato e cresciuto a Milano, lavora sia come graphic designer che come writer nel tempo libero; i suoi lavori e le sue opere sono di palese ispirazione metropolitana e street. Sette anni dopo la pubblicazione, nel 2012, il marchio Iuter decide di dare nuova vita al concept grafico di Di Salvo: nasce dunque un nuovo marchio.

I prodotti realizzati (principalmente magliette, felpe e giacche, in piena fedeltà allo stile urban) sono basati quasi unicamente sull’ iconica grafica tentacolare, e sono disponibili anche sugli store online come Kosmos Store.

Lo streetwear dal profondo degli abissi

Octopus vanta uno stile irriverente e inconfondibile: la filosofia alla base dei prodotto è quella di non far passare inosservate le persone che li indossano. Le grafiche con i tentacoli non sembrano stufare, anzi: ogni stagione, Octopus realizza prodotti sempre diversi tra loro, originali e colorati, ormai definibili cult.

Octopus fa affidamento sulla vestibilità, su grafiche accattivanti e su abbinamenti cromatici unici e trendy. Tra i punti di forza del marchio milanese spicca soprattutto la cura per il dettaglio, anche il più piccolo: le cuciture sono solide, le stampe di qualità e tutti i capi sono certificati da una produzione 100% Made In Italy.

Qualità, influencer e marketing: la chiave del successo

Puntare sulla qualità dei prodotti è sicuramente una tattica vincente; eppure, la chiave del successo di Octopus non si esaurisce qui. Ciò che ha reso queste felpe – e tutti i vari accessori – un must nell’armadio dei più giovani, è stata anche la strategia di marketing.

I capi di Octopus non impazzano solamente nelle strade e nei negozi, ma anche sui palchi dei concerti dei maggiori artisti rap e trap: non si tratta di una coincidenza. Octopus ha intrapreso collaborazioni con lunghe liste di star nazionali del panorama musicale, primo fra tutti il rapper e beatmaker Sick Luke. Le felpe a tentacoli sono comparse negli outfit dei principali trapper di Milano. Il design estremamente riconoscibile di queste felpe rende più elevata l’esposizione del marchio, senza bisogno di pubblicizzarlo direttamente.

Sono numerosi gli influencer e gli artisti, spesso vicini alla scena street, che di recente hanno indossato (in pubblico o sui social network) abiti di Octopus: Zoda, Madame, Taxi B, Drefgold, solo per citare i volti più noti. Oggi il marketing è sinonimo di social network, ovvero il regno degli influencer che, in casa Octopus, non mancano di certo.

Infine, un punto di svolta importante nella storia di Octopus è stato scritto quest’estate. Il brand ha avviato un’importante collaborazione con Pepsi, presentando una capsule collection dal nome ‘For the love of it’. La collezione, venduta a partire da metà Maggio, ha riscosso un successo insperato: i valori di Pepsi, con le forme e i colori caratteristici, si sono fusi con gli ormai iconici tentacoli del brand streetwear milanese.

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